Cerchi un'assicurazione per il tuo
monopattino elettrico?

Non ancora obbligatoria, però conviene sempre farla!

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Assicurazione monopattino elettrico

Assicurazione Monopattino Elettrico

I monopattini elettrici sono dei nuovi mezzi di trasporto, ecologici e ad alta tecnologia. Sono in netto aumento, soprattutto in virtù del fatto che rappresentano un mezzo di mobilità alternativo ad impatto ambientale a costo zero.

Cos’è un monopattino elettrico ?

Un monopattino elettrico non è altro che un veicolo a due ruote, in cui l’energia può essere data dalla spinta del piede a terra ma che possiede anche un motore elettrico che può aiutare o addirittura sostituire la spinta muscolare. È caratterizzato da due ruote, una pedana su cui si pongono i piedi e da un manubrio che propone spesso dei comandi per coordinare la propulsione e la frenata.

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Migliori Monopattini Elettrici
Abbiamo analizzato tutte le classifiche, i voti ottenuti nei vari test, le varie recensioni e le opinioni dei clienti,
ma anche i prezzi di ogni singolo monopattino elettrico.

Tante sono le persone che acquistano un monopattino elettrico, poiché presentano tanti benefici, primo tra tutti, ciò che abbiamo citato poco fa, ovvero il fatto che siano ecosostenibili.

Si tratta di un mezzo che permette di muoversi in autonomia per tratti cittadini relativamente brevi, inoltre, non necessita di rifornimento e consente di evitare anche il problema del parcheggio.

Le prove effettuate dunque, hanno concesso la circolazione in città di mezzi che fino ad un momento prima erano vietati.

Nel 2019 si sono effettuate le prime prove su strada e da quel momento, in molti hanno abbracciato questo nuovo modello di mobilità. I monopattini elettrici sono mezzi comodi e leggeri da portare con sé, guidarli per strada però, presuppone il rispetto di alcune regole previste dal Codice della strada.

I Comuni che vogliono intraprendere questo cammino, devono autorizzare, con un provvedimento, la circolazione di questi mezzi oltre che dare delle disposizioni per la sosta, unicamente in ambito urbano.  Nelle zone pedonali la circolazione viene permessa per tutti i mezzi.

Nei percorsi ciclabili invece, la circolazione sperimentale è consentita solo per i Segway e per i monopattini, ma non per gli Hoverboard ed i Monowheel.  

Si spera, quindi, un veloce iter di condivisione da parte di altre istituzioni, così da poter fare un passo importante in avanti, verso una mobilità sostenibile.

Come funziona un Monopattino Elettrico?

Guidare un monopattino elettrico è davvero molto facile, online sono disponibili molti video dimostrativi, anche se effettivamente avviene tutto in modo naturale.

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Il funzionamento del monopattino elettrico è molto semplice: la batteria trasmette la carica elettrica al motore, che a sua volta passa la sua potenza alle ruote che poi cominciano a ruotare, consentendo così al monopattino di muoversi. 

Caratteristiche

Di seguito le caratteristiche più importanti di un monopattino elettrico,  queste caratteristiche rappresentano inoltre le variabili più importanti da  prendere in considerazione quando si vuole acquistare un monopattino elettrico.

Accessori & Servizi

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L'assicurazione monopattino e la targa
sono obbligatori ?

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La legge colloca monopattini elettrici come velocipedi, per cui non necessitano di targa e l’assicurazione non è obbligatoria.

È però possibile stipulare una polizza per tutelarsi da eventuali imprevisti. Per quanto riguarda l’assicurazione, viene messa in pratica per difendere in modo diretto chi guida e non solo il veicolo, dalla responsabilità civile verso danni a persone e cose, offrendo tutela legale in caso di incidente.

Una soluzione molto in voga ed attuata è la copertura del capofamiglia, cioè l’assicurazione di responsabilità civile generica.

Molte compagnie assicurative, forniscono pacchetti che destinano protezioni non solo al veicolo, ma anche alla persona ed al proprio nucleo familiare. È possibile inoltre, assicurare il proprio monopattino elettrico contro un eventuale furto, rapina ed atti vandalici. C’è poi anche la possibilità di stipulare tali assicurazioni anche online, su piattaforme specifiche, o presso gli uffici delle Agenzie Assicurative preposta.

Come abbiamo già detto però, l’assicurazione non è obbligatoria: l’importante è che il veicolo non superi il limite di velocità di 25 Km/h ed inoltre, non è previsto alcun bollo o tassa di circolazione.

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Assicurazione monopattino elettrico, dove acquistarla?
Le miglior aziende per stipulare la polizza per il tuo monopattino.

Quando assicurare il proprio monopattino elettrico?

L’assicurazione per il monopattino elettrico non è obbligatoria per legge, ma redigerne una per lo spostamento col proprio monopattino elettrico, può essere raccomandabile, soprattutto se si circola in strada.  Un altro caso in cui l’assicurazione può essere opportuna, è quando il suo utilizzo avviene da parte di un bambino o un ragazzo principiante.

L’ assicurazione in questo caso, permette di sentirsi comunque più sicuri quando si è in città, soprattutto se lo si adopera come vero e proprio veicolo di mobilità, con il vantaggio di essere sempre ecosostenibile.

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Perché comprare un Monopattino ?
Ecco i principali motivi per acquistare un monopattino elettrico.
Facilità di utilizzo
Il monopattino elettrico è adatto davvero a tutti le persone
Non solo utilità
Il monopattino elettrico non è solo un mezzo comodo ma è anche divertente
Trasportabilità
Un monopattino elettrico va scelto per la sua maneggevolezza
Praticità
Spostarsi con un monopattino elettrico è davvero il massimo della comodità
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Domande frequenti
sui monopattini elettrici

FAQ 

Tutto è incentrato su due aspetti fondamentali: la potenza massima del motore e la velocità massima che è possibile raggiungere.

Per quanto concerne la potenza massima del motore, la legge la indica in 500 Watt e se si vuole fare un paragone, ci troviamo dinanzi ad una doppia potenza rispetto a quella garantita dalle biciclette elettriche.

Questo ovviamente, perché sul monopattino elettrico il motore deve effettuare tutto il lavoro e c’è bisogno di una potenza più elevata.

La velocità massima raggiungibile è indicata in 25 km/h. Spesso però, l’indicazione data relativa al limite è a 20km/h, ma è un’informazione errata. Tutto questo perché solo all’inizio vigeva questa norma, successivamente, con l’entrata di un nuovo decreto, da 20 km/h si è arrivati a 25 km/h.

Ma è bene chiarire che il limite al momento vigente è di 25 km/h. Inoltre, i monopattini elettrici non devono essere muniti di seduta, ma devono essere guidati stando in piedi.

Oltre che essere muniti di un congegno di segnalazione acustica, i dispositivi di mobilità in questione possono anche disporre di un campanello semplice. Non ci sono però limitazioni inerenti alla dimensione delle ruote.

I monopattini elettrici che rispondono a queste peculiarità dunque, possono circolare tranquillamente anche in strada. E tutti gli altri? Ovviamente no.

Adoperare monopattini elettrici presenta innumerevoli benefici, primo fra tutti l’ecosostenibilità. L’inquinamento atmosferico rappresenta un grosso problema e trovare alternative di trasporto ad impatto zero rappresenta un grande vantaggio.

Inoltre, si risparmia sui costi di trasporto, in quanto il loro utilizzo determina l’eliminazione di pagare tariffe di autobus e treni. Presentano poi una grande comodità, in quanto richiede uno sforzo veramente minimo.

I monopattini elettrici possiedono bassissimi costi di manutenzione, in quanto non hanno bisogno di frequenti controlli alle componenti come ad esempio i filtri, il cambio d’olio ecc. 

Questi mezzi di trasporto cittadino forniscono un’autonomia elevata, mediante sistemi di ricarica veloce che assicurano ottime prestazioni. Anche se sono elettrici, contribuiscono comunque a mantenersi in forma, in quanto è fondamentale restare in equilibrio, accompagnandolo soprattutto nelle curve.

Un altro beneficio da considerare è rappresentato dalla praticità, in quanto non bisogna mettersi alle prese con il traffico tutte le mattine. Anche la trasportabilità è un altro grande beneficio, in quanto, come detto anche in precedenza, molti modelli possono essere piegati e trasportati facilmente, attraverso una sacca o una tracolla.

Questa particolarità differenzia il monopattino dalla bicicletta, motivo per il quale spesso viene scelto rispetto ad essa.

Per quanto concerne la portata massima relativa al peso invece, si tratta di un criterio piuttosto difficoltoso da gestire.

Nella stragrande maggioranza dei casi, i modelli basici supportano un peso che va fino ai 60 chili circa. Nei modelli di grandezza maggiore il peso supportato può arrivare fino ai 120 chili. Alcuni modelli per adulti possono arrivare anche fino a 150 chili, anche se sono modelli piuttosto rari.

Quelli che varcano la soglia dei 100 chili di peso, possiedono anche un manubrio che può essere regolato in altezza, per essere maggiormente adattabili alle persone più alte e consentire loro di assumere una postura corretta durante la guida. 

Poi, oltre alla guida abituale su strada, bisogna anche mettere in conto che molte persone che guidano un monopattino, effettuano anche altre tipologie di percorso.  In questi casi, il peso che il monopattino deve supportare è più grande.

Bisogna, quindi, tenere in considerazione anche il proprio stile di guida, ancor prima che il proprio peso. Anche il motore è fondamentale per affrontare nel modo migliore le salite. Un monopattino elettrico con un motore da 350 watt infatti, riesce ad affrontare anche pendenze del 20%.

Anche se tale valore dipende dal peso e dallo stato di carica della batteria. Se presenta motori meno potenti però, potrà sostenere pendenze ovviamente minori.

 

Il monopattino elettrico rappresenta un veicolo a tutti gli effetti, per cui è sottoposto alle norme di circolazione stabilite dall’articolo 190 del Codice della Strada, il quale decreta un’età minima per poterlo guidare, di 14 anni. Tra i 14 ed i 16 anni è poi indispensabile una licenza per la conduzione di categoria M. 

Dai 16 anni in su è invece possibile usufruire di un monopattino elettrico senza patente. Possiedono l’obbligo di utilizzo nelle corsie ciclabili, ed in loro mancanza, possono circolare sulla normale corsia di destra, con il divieto di circolazione sul marciapiede.

Può essere parcheggiato sul marciapiede, solo se resta libero circa un metro di spazio. Non devono superare la potenza di 500 watt, per una velocità massima di 25 Km/h e non possono trasportare oggetti e persone.

Devono poi necessariamente essere muniti di campanello e come le biciclette, al buio devono avere le luci sempre accese. Il casco è invece imposto solo per i minori di 18 anni. In mancanza di regolatore di velocità, il monopattino, nelle aree pedonali, può essere accompagnato solo a mano.

La legge ha donato molta libertà circa la circolazione dei monopattini elettrici, anche se vi sono inseriti sanzioni molto aspre per chi commette degli errori, per chi modifica centraline o pone targhette che indica potenze contraffatte.

Qualsiasi persona venisse sorpresa ad adoperare un monopattino non corrispondente ai requisiti di legge, può incorrere in una multa tra i 100 ed i 400 euro.

Nei casi più gravi è prevista anche la confisca del mezzo. Se si circola durante la fascia della giornata in cui la legge prevede l’utilizzo di luci, anche il monopattino dovrà esserne munito, in caso contrario, è prevista una sanzione dai 150 euro ai 450 euro.

Sul mercato ci sono molti modelli da 50 euro fino ad arrivare a quelli di 1500 euro. Prima cosa da controllare è la qualità dei materiali.

Già a partire dai 100 euro infatti, è possibile trovare dei monopattini di un certo livello.

Un’altra cosa da tener conto è la posizione della pedana, in quanto se troppo alta, per spingersi in avanti bisognerebbe fare un grande piegamento sulle gambe.

Un monopattino di bassa qualità, rischia di rovinare la prima esperienza e potrebbe fare la fine della cyclette che tutti abbiamo in casa, ovvero la fine di una componente d’arredo che utilizziamo praticamente mai.

Seguendo nella lettura, vedremo una grande esposizione di modelli, dai più economici a quelli maggiormente costosi dalle funzioni all’avanguardia.

In genere la pioggia debole è ben tollerata da questa tipologia di mezzo. Ovviamente è consigliabile riferirsi alle informazioni del produttore. Bisogna però tener conto che la garanzia non tutela da eventuali malfunzionamenti causati da liquidi.

In caso di condizioni meteo sfavorevoli è meglio non utilizzare il proprio monopattino elettrico, per non imbattersi in eventuali danni al mezzo.

In caso di strada bagnata, generalmente, non dovrebbero sussistere problemi con il proprio monopattino, almeno per quanto concerne la batteria. Gli unici problemi che si potrebbero riscontrare sono relativi al livello di aderenza da parte degli pneumatici sulla strada e per ciò che riguarda le frenate.

Su strade bagnate bisogna ovviamente, procedere lentamente, per non rischiare di cadere o scivolare. Nel caso di pioggia, si sconsiglia di impiegare il proprio monopattino elettrico in quanto, le batterie di solito non hanno un buon rapporto con l’acqua.

Bisogna però constatare che ci sono modelli di monopattini elettrici impermeabili che concedono di viaggiare in tutta tranquillità anche in caso di pioggia forte.

Per circolare con i monopattini elettrici non serve la patente, nemmeno per quanto riguarda i minorenni. Sono però obbligatori i segnalatori acustici e le luci.

Un dubbio ha origine dal fatto che dapprima, si credeva che questo mezzo fosse eguagliato al motorino, per cui servisse la patente di guida.

Essendo però equiparati alle biciclette, non necessita di patente per poterlo condurre.

Un altro concetto fondamentale riguarda la pulizia del monopattino elettrico. Se ti stai chiedendo come proseguire, la risposta è che deve essere svolta adoperando un panno morbido inumidito con acqua, ma ovviamente si sconsiglia il lavaggio diretto con l’acqua corrente o con le normali pistole che si utilizzano per lavare le automobili.

Se ci si trova dinanzi a delle macchie molto difficili da eliminare, è possibile servirsi del semplice dentifricio, alleato delle macchie più difficili da eliminare.

Per pulire invece gli angoli della struttura, potrai passare sul mezzo in questione un panno in cotone con dei prodotti delicati, facendo molta attenzione a non graffiarlo.

Da eludere in modo assoluto l’alcool, la candeggina e i detersivi chimici, che potrebbero risultare molto aggressivi per il telaio e la struttura del monopattino.

Prima di procedere con la pulizia però, bisogna cautelarsi ed assicurarsi che il vano della batteria sia ben chiuso, per evitare che possa entrare acqua all’interno.

Bisogna poi fare attenzione allo schermo del display, che seppur sigillato, potrebbe deteriorarsi a causa del vapore che può entrare all’interno.

Alla fine dunque, è consigliabile asciugare per bene il proprio veicolo, anche tramite piccoli compressori appositi, soprattutto le parti in metallo per non rischiare di arrugginirlo.

Alcuni enti tedeschi hanno sperimentato dei test incentrati su percorsi di guida in diversi contesti, con un monopattino elettrico alla velocità di 25 km/h.

In molti di questi, l’urto ha individuato danni alla testa ed al volto del manichino; altri test invece, hanno evidenziato lesioni gravi, anche fatali.

Queste dimostrazioni dovrebbero quindi spingere i fruitori dei monopattini elettrici ad indossare sempre il casco, il quale, come detto poco fa, è obbligatorio solo per i minorenni. Adoperare il casco sui monopattini elettrici è dunque consigliato per tutti.

Per guidare i monopattini elettrici bisogna avere almeno 14 anni, ed ovviamente, i minori devono necessariamente indossare il caschetto, anche quello semplice che si utilizza per le biciclette. 

Ancora non è in vigore una legge che obbliga l’utilizzo del casco per tutti, ma vi è una proposta in atto per valutare l’obbligo di casco anche su monopattini elettrici, includendo anche i maggiorenni.

La proposta di legge è indispensabile per far fronte ai molti casi di incidenti preminenti in questi ultimi mesi, oltre che alla relativa pericolosità nell’utilizzo di mezzi alternativi.

Il casco comunque rimane un equipaggiamento di sicurezza, utile a chiunque utilizzi tale mezzo alternativo alla mobilità.

Leggi tutto l’articolo sull’obbligo del casco qui.

Spesso l’autonomia dichiarata non corrisponde a quella reale. Però bisogna pensare che l’autonomia reale appunto, è il risultato di diversi fattori che ne influenzano il risultato, quali: il peso del conducente, la modalità di guida, la compressione degli pneumatici, la temperatura, il tipo di percorso svolto.

Tutti quelli elencati sono elementi che quindi partecipano alla resa dell’autonomia.

I produttori, generalmente, dichiarano l’autonomia del mezzo effettuando test su conducenti di circa 70 chili con condizioni buone di funzionamento.

I monopattini elettrici richiedono poca manutenzione; bisogna attenersi a quanto prescritto dal produttore sul manuale d’utilizzo.

Ovviamente c’è bisogno di occuparsi della meccanica, in quanto raggiungono anche velocità alte e per una maggiore efficienza è fondamentale una meccanica perfetta.

Deve esserci un accurato controllo della pressione degli pneumatici e dello stato di funzionamento dei freni. Sono interventi semplici ma necessari, dunque si consiglia di non trascurarli.

I monopattini elettrici, si ricaricano facilmente mediante una presa di corrente a cui congiungere il mezzo o la batteria, se questa è estraibile.

Molti si chiedono se è possibile adoperare le comuni colonnine di ricarica delle vetture elettriche, ma la risposta è negativa.

Sono diverse le batterie poste sui monopattini elettrici. Le batterie NiMH designano la via di mezzo tra quelle al piombo acido e le più nuove agli ioni di litio.

Hanno una carica più lunga in confronto alla versione al piombo, anche se più pesanti della molteplicità di batteria agli ioni di litio.

Sono quindi un’alternativa economica e valida rispetto alle più costose batterie agli ioni di litio e molto più valevoli rispetto alle batterie al piombo acido.

Queste ultime sono le più diffuse, sono molto grosse e pesanti rispetto ad altre batterie, ma nonostante ciò sono ancora molto utilizzate per la costruzione di monopattini elettrici, grazie al loro costo discreto e la buona autonomia.

Le batterie agli ioni di litio rappresentano la più nuova tecnologia delle batterie per i monopattini elettrici, ma anche la più costosa, in quanto sono più potenti rispetto alle altre in circolazione e conservano una carica molto più lunga rispetto alle batterie al piombo acido o al NiMH.

Peraltro il pacco batteria ioni di litio risulta più leggero e ha dimensioni molto più ragionevoli.

Ovviamente tutte queste caratteristiche positive fanno allargare il prezzo dei monopattini con tali batterie; viene quindi utilizzata nei monopattini elettrici di fascia alta.

Le batterie sono congegni per l’accumulo di energia elettrica: la loro funzione è quella di consentire l’avvio del mezzo tramite una piccola scarica per rendere ininterrottamente attivo l’impianto elettrico.

Occorre, qualche volta, cambiarla. Il loro smaltimento è un processo da non sottovalutare.

Dato che sono costituite da sostanze molto nocive per l’ambiente, bisogna che vengano smaltite in modo corretto, per difendere l’aria che respiriamo, il terreno e l’acqua, ed in linea generale l’ambiente tutto.

Un’altra componente da considerare, è che un giusto smaltimento della batteria, si può mutare in un’opportunità di riciclo. Il piombo presente all’interno ad esempio, può essere utilizzato di nuovo per ideare nuove batterie o negli ambiti chimici ed edili.

Una prima opportunità per smaltire la propria batteria, è contattare l’Agenzia Municipale che si occupa della raccolta dei rifiuti nel proprio comune di residenza.

Una volta determinato il punto più vicino di raccolta delle batterie, bisognerà smaltire quest’ultima nell’adeguato cassonetto.

Un’altra valevole possibilità viene fornita dal Consorzio Obbligatorio per le Batterie al Piombo Esauste e i Rifiuti Piombosi.

Il servizio è totalmente gratuito e ne fanno uso anche elettrauto e le officine, tramite appositi accordi. Questo ente si occupa quindi, del ritiro e dello smaltimento di batteria usurate. Anche rivolgersi al proprio rivenditore di fiducia rappresenta una valida alternativa, in quanto quest’ultimo baderà a ritirarla e smaltirla nel modo più adeguato.

Il ritiro della batteria non prevede alcun costo, poiché la tassa per lo smaltimento dei rifiuti viene saldata già al momento dell’acquisto.

Molti trascurano il valore di un gesto semplice come il controllo della pressione degli pneumatici.

Una gomma sgonfia è più soggetta alle forature, oltre che ad aumentare i consumi. Contrariamente a quanto si possa pensare, una gomma molto gonfia riduce l’aderenza al suolo.

Come gonfio le gomme?

Le gomme possono essere gonfiate mediante una qualsiasi pompa con manometro.

Come per le normali biciclette, per stare tranquilli è possibile acquistare una pompa a mano tascabile per poterla trasportare sempre con te.

Per quanto riguarda i monopattini elettrici controllabili mediante applicazione dal cellulare, esistono diversi trucchetti per renderli più veloci.

Il trucco consta nell’installazione di una tipologia “hacked” o trasformata del firmware. Il firmware è il software che domina il monopattino e mediante la modifica di alcuni parametri, si può liberare la velocità massima o togliere il limitatore, rendere idonea la partenza da fermo senza alcuna spinta e perfezionare le performance.

Il processo di installazione di un firmware hacked nel proprio monopattino elettrico è molto facile. 

Un altro metodo per rendere il proprio monopattino più veloce è l’aggiunta di una batteria, che farà in modo che il proprio mezzo di trasporto sarà più veloce e prestante.

La motivazione è semplice: aggiungendo una batteria si andrà a sovralimentare il proprio veicolo. Per inserire un’altra batteria al proprio monopattino, bisogna svolgere le seguenti azioni:

  • aprire il vano apposito ed annotare il modello preciso della batteria presente su di esso;
  • acquistare la nuova batteria;
  • staccare la batteria originale dagli spinotti collegati ad essa;
  • montare la nuova batteria, congiungendo il negativo della prima batteria con il positivo della seconda, e unendo il positivo della prima e il negativo della seconda agli spinotti del controller. 

Se però, la centralina del proprio monopattino non è in grado di sorreggere la tensione raddoppiata, si può compiere una connessione in parallelo per raddoppiare gli ampere, detenendo la tensione immutata ed azzerando il rischio di bruciare qualche cosa.

Questo metodo incrementerà la velocità massima del proprio monopattino di circa il 40% in più.

Il terzo metodo, molto ambito ed attuato, è quello relativo alla sostituzione della centralina presente, con una molto più potente.

Grazie a questo sistema si potrà raddoppiare la velocità del proprio monopattino. Il primo passo da attuare è acquistare ed installare una nuova centralina più forte ed inserirla al posto di quella originale. 

Bisogna però assicurarsi di acquistarne una con un voltaggio uguale o di poco superiore a quella inserita sul proprio monopattino, altrimenti si rischierebbe di causare seri danni. Il cambio di questo componente è molto semplice perché tutti i collegamenti, solitamente sono uguali.

Un altro metodo è la sostituzione del motore con uno più potente. Questo metodo rappresenta la modifica più efficace per aumentare la velocità del proprio monopattino, ma allo stesso tempo è di difficile attuazione, in quanto richiede una buona esperienza e comprensione di tutte le componenti del monopattino.

È la più efficace poiché la velocità del monopattino dipende soprattutto dalla potenza del motore. Se si decide di sostituire il motore del monopattino, bisogna poi assicurarsi di procurarne uno affidabile e con almeno 600-800 watt.

Ovviamente, è importante sottolineare che questo tipo di azioni, si possono effettuare solo ed esclusivamente se i monopattini elettrici, una volta modificati, raggiungono la velocità massima imposta dalla legge.

Altrimenti si rischierebbe di incorrere in salate sanzioni da parte degli organi preposti.

 

Molti modelli di monopattino elettrico, possono essere richiusi e trasportati in spalla, dentro una confortevole sacca oppure, per mezzo di un’apposita tracolla.

Anche se sono equiparati alle biciclette, quest’ultime non possono essere richiuse e la loro grandezza risulta troppo poco adatta ad un eventuale trasporto. Dunque, se la si vuole condurre con sé si andrebbe incontro ad alcune scomode situazioni.

Al contrario, il monopattino anche nei casi di uno scheletro fisso e non ripiegabile, è comunque più pratico. 

Molti modelli, con pochi e facili gesti, diminuiscono praticamente della metà il loro ingombro e la loro struttura consente che siano semplici da trasportare. Di solito, si tratta di modelli che hanno la struttura ed il telaio in alluminio o in fibra di carbonio, molto in voga soprattutto nell’ultimo periodo.

Nella maggior parte dei casi, tutti i mezzi di trasporto presumono l’opportunità di poter portare una borsa oppure un bagaglio supplementare, anche incluso nel prezzo del biglietto.

Per non imbattersi in sgradevoli sorprese però, è sempre meglio verificare il regolamento della specifica ditta, le condizioni di viaggio ed anche altre informazioni inserite nel foglietto illustrativo. 

Per gli autobus della linea urbana, solitamente il problema non si dovrebbe neanche porre, in quanto potrai tranquillamente portare con te una borsa grande oppure una valigia all’interno del mezzo.

In alcuni casi al massimo, si dovranno pagare due biglietti per una corsa.  Per quanto concerne gli autobus che circolano per lunghe percorrenze, sono disponibili sia le cappelliere per le borse di piccolo calibro, che di vano bagagli interni per le valigie.

Per ogni passeggero è permesso portare un solo bagaglio; in caso di altre valigie, il passeggero non è obbligato a pagare alcun biglietto se c’è nel bagagliaio, spazio per tutti i bagagli.

Diversamente, il costo del biglietto per un bagaglio supplementare potrebbe variare in base alla compagnia di viaggio.

Per i treni invece, non dovrebbero sussistere problemi. Quasi tutti i vagoni infatti, hanno bagagliai al di sopra dei sedili ma anche dei vani riservati alle valige.

Quando si ha con sé un bagaglio voluminoso, bisogna innanzitutto fare attenzione a non metterlo nel corridoio, in corrispondenza delle porte, in quanto potrebbe impedire il passaggio.

Per quanto riguarda gli aerei, secondo le normative, è possibile trasportare all’interno della cabina soltanto il bagaglio a mano, il quale deve avere un determinato peso ed è gratuito solo nei casi in cui il biglietto lo prevede.

Nei casi di necessità, è possibile portare all’interno della cabina anche un secondo bagaglio. Quest’ultimo deve sempre rispettare delle misure massime consentite, il tutto a seconda della compagnia di viaggio.

 

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